Botte "da orbi" tra autista Atc e automobilista

La Spezia. Duello rusticano ieri intorno alle 13.45 in Piazza Chiodo. Protagonisti dell'accaduto due spezzini sui 40 anni: il primo è un autista dell'Atc, l'altro un cittadino automobilista. Quando la polizia è intervenuta sul luogo della colluttazione ha trovato l'automobilista con un vistoso ematoma all'occhio destro, sangue sgorgante da naso e bocca e una guancia visibilmente gonfia.
Completamente diverse le due versioni raccontate dai "rivali" agli agenti della Polizia: l'autista ha spiegato che mentre conduceva l'autobus, all'altezza dell'Istituto di credito San Paolo in viale Italia, l'automobilista con una Fiat Punto zig-zagava davanti a lui volutamente limitandone così la manovra. La lite verbale è perdurata fino al capolinea di Piazza Chiodo quando l'automoblista dopo insulti e minacce lo ha spintonato e percosso.
Opposto il racconto del 40enne sulla Punto che agli operatori ha spiegato che all'altezza del San Paolo il conducente dell'autobus gli impediva il sorpasso. Sono volate parole e grosse e una promessa di appuntamento in Piazza Chiodo, al capolinea delle corriere. Qui, secondo il suo racconto, sarebbe stato aggredito dall'autisti con pugni al volto.
Ad ogni modo l'automobilista è stato ricoverato per frattura multipla massiccio-facciale mentre l'autista per trauma cotnusivo alla mano destra, riferite turbe dell'udito, rachide cerrvicale per 5 giorni di referto.
Per sbrogliare la matassa la Polizia ha bisogno della testimonianza di qualcuno che abbia assistito ad una scena: ci sarebbe in effetti un testimone oculare presente a tutto l'accaduto perchè sull'autobus. Verrà contattato quanto prima per dirimere la controversia di questo duello.

17/12/2009 12:23:08
Redazione

http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Cronaca/Botte-da-orbi-in-Piazza-Chiodo-tra-54830.aspx

Che bella scena...si sono pestati ben bene...chissà chi avrà ragione!

Ai posteri l'ardua sentenza!

Mi viene in mente un caso accaduto a Borghetto molti anni fa, circa il 1970. Un autobus della SITA (che all'epoca gestiva i trasporti in Val di Vara) sul quale mi trovavo, tra Pogliasca e Borghetto, nella curva di S. Antonio (quella con l'aiuola in mezzo) fece una frenata bruschissima, tanto che rischiammo di finire tutti di fuori.
L'autista gridò che "c'era un morto", il bigliettaio scese a controllare: in mezzo alla strada c'era in effetti un corpo, ma non era un morto bensì un noto beone locale, ben vivo, che dormiva tranquillamente in mezzo alla corsia.
Il conducente voleva gettarlo di peso nel Pogliaschina, venne calmato da un frate passionista che si trovava a bordo e gli diceva: "Ma dai, bisogna perdonare...."